(Cygnus olor)
Il cigno appartiene al gruppo delle oche. Con le sue piume idrorepellenti e le zampe palmate, fan parte degli uccelli più importanti delle regioni umide di acqua dolce. Si possono trovare cigni in riva ai laghi, negli stagni e nei corsi di acqua calma, come anche nelle foci di acque costiere. Esistono 8 specie differenti di cigni nel mondo. Il cigno tubercolato misura anche 1,5 metri ed arriva a pesare 12 kg. Questi uccelli, che posseggono grande eleganza, sono originari dell'Europa e dell'Asia centrale e furono introdotti in numerose altri paesi del mondo, come uccelli ornamentali. I giovani esemplari sono di un colore scuro sul grigio, gli adulti hanno un piumaggio bianco immacolato, un becco rosso aranciato, zampe e piedi neri. E' il più pesante degli uccelli in grado di volare, si sposta sulla superficie dell'acqua e pedala con le zampe per alzarsi in volo.
Una volta nell'aria, i cigni fanno un gran rumore, dovuto al propulsione del loro potente battito di ali. I cigni possono mangiare erba sulla terraferma, tuttavia si nutrono essenzialmente in acqua, dove cercano, con il loro lungo becco, piante e piccoli animali nel limo di acque poco profonde. Tale operazione viene chiamata "filtraggio". Durante il periodo di accoppiamento, compiono danze nuziali magnifiche da vedere, eseguendo con il collo dei bei movimenti, molto estetici. I cigni sono animali molto fedeli, che rimangono a lungo, o meglio tutta la vita con il/la loro partner. A riva o su piccole isole, costruiscono un grande nido di rami e materiale vegetale in cui depongono le uova. Le femmine depongono fino a 8 uova e le covano da sole. I piccoli sono nutriti e protetti da entrambi i genitori, fino a quando diventano indipendenti, più o meno a 5 mesi. I giovani cigni restano spesso più a lungo vicino ai genitori e vengono poi cacciati dai maschi al momento della successiva cova. Gli animali raggiungono la maturità sessuale attorno ai 3-4 anni.
Il cigno nella mitologia: Per i popoli germanici il cigno rappresentava l'immortalità dell'anima.Per i celtici erano dedicati alla dea della luce Brigida. Nella mitologia nordica si parla di due cigni che vivono alle pendici dell'Albero del Mondo Yggdrasil e al margine della fontana di Urd, la cui acqua era venerata come sacra e purificatrice. Il dio delle nuvole Hoenir veniva chiamato il sognare dei cigni e Kara è la regina-cigno delle Valchirie. Sconfiggeva i nemici passando al di sopra della loro testa, cantando. Il cigno è sempre stato associato alla luce, alla bellezza, allo splendore, alla purezza e alla grazia. Per i greci era dedicato al dio del sole Apollo e alla dea dell'amore Afrodite. Il dio greco Zeus poteva trasformarsi in cigno e sedurre la sua adorata Leda. Per i romani era consacrato a Venere. In India è Hansa, l'uccello, che simboleggia la perfetta unità con il soffio dello spirito. Sia Brahma che Dewi Sarawati, la madre dei Veda, cavalcano un cigno che rappresenta la purezza e la libertà. Si può osservare la sua costellazione nel cielo, la costellazione di Cygnus. Si incontra un cigno anche nel racconto di Hans Christian Andersen " Il brutto anatroccolo" (NON E' DEI FRATELLI GRIMMS) o nell'opera musicale di Tchaïkovski "il lago dei cigni".
Il cigno nell'interpretazione dei sogni: Se ci appare in sogno, è simbolo dell'energia spirituale del cuore e del suo stato.
L'essenza di cigno: Ci aiuta a liberarci dalle nostre paure e dalle nostre costrizioni, rispecchiando la bellezza ed una vita armoniosa.
Sul piano fisico: Le paure, assieme all'inquietudine interiore, conducono spesso a insonnia e incubi, malessere, ansia. Anche le mani umide possono essere sintomi di questa angoscia. L'essenza può aiutarci a metterci in relazione con le nostre paure, per riuscire a comprenderle e a cancellarle. Così questi sintomi possono automaticamente scomparire.
Sul piano emozionale: Spesso il cigno si avvicina a noi e improvvisamente ci aggredisce. Oppure quando ci spostiamo in canoa, può volare verso di noi per cacciarci se sente il suo nido o se stesso minacciato. Ci mette alla prova in questo modo: "Hai paura?". Noi crediamo di conoscere le nostre paure e di poterle superare, ma il cigno va più lontano. Si tratta delle nostre paure ancestrali, della nostra fiducia ancestrale. Tali paure possono manifestarsi mettendo in dubbio se stessi , o con profonda tristezza, solitudine o attraverso una specie di sensazione che l'individuo prova, nella quale comprende che la realtà fisica non può soddisfare le esigenze dello spirito. Spesso tali sensazioni vengono scatenate da un'esperienza traumatica. Nella storia dell'evoluzione il cigno è un animale molto antico, proveniente dall'evoluzione dei dinosauri. Allo stesso modo riflette in noi quelle paure originarie, profondamente ancorate in noi, di cui non siamo neanche coscienti. Se prendiamo coscienza di queste antiche paure, possiamo affrontarle e comprenderle. Così il cigno ci aiuta a liberarcene, rinforzando la nostra autostima e fiducia in noi stessi. Il coraggio rimpiazza la paura. Si è potuto dimostrare questo effetto attraverso un test dell'encefalogramma, (realizzato da G. Haffelder, dell' "Istitut de la communication et de la recherche sur le cerveau" di Stuttgart).
Sul piano spirituale: Sbarazzandoci delle nostre antiche paure, scacciandole, il cigno ci aiuta a trovare la vera bellezza e la grazia. Ci mette in uno stato di profonda ispirazione, ci insegna a seguire il vero amore che viene da cuore, a prenderci tempo per la bellezza ed il riposo, eventualmente ad ispirarci artisticamente, affinché la nostra anima possa trovare la sua vera espressione. Ci aiuta ad aver fiducia nella nostra voce interiore e in Dio.